Cos'è l'Enneagramma?
L'Enneagramma
(dal greco ennea, nove, e gramma, disegno) è un
simbolo geometrico utilizzato in ambito esoterico e psicologico. Graficamente,
è rappresentato da una circonferenza, su cui i punti sono numerati in senso
orario da
Le
origini del simbolo sono antichissime: sembra servisse – nella tradizione orale
dei Sufi[2]
e dei Padri della Chiesa - per interpretare le leggi dell’universo, comprendere
la cosmologia, l’astronomia, la matematica, la filosofia, la chimica, l’arte e
la musica.
Il
merito di aver portato le teorie dell’Enneagramma alla conoscenza del mondo
occidentale spetta soprattutto a George Gurdjeff e Oscar Ichazo. Il primo,
all’inizio del
La
teoria enneagrammatica afferma che le strutture psicologiche di un individuo si
sviluppano da risposte primarie emotive e successivamente da strategie
cognitive e comportamentali nate per gestire le richieste dell’ambiente in cui
nasce. Il bambino, in un momento precoce della sua esistenza (0 - 36 mesi), apprende ed attua inconsapevolmente strategie
di rinuncia di alcune parti di sé per adattarsi all’ambiente e per
“sopravvivere”ad esso, con l’obiettivo primario di essere accettato e amato: è
questo che forma il suo carattere e la sua personalità[1].
Helen
Palmer (1996), a tal proposito, spiega come l’uomo inizia da bambino ad agire “con
efficacia e senza esitazione per mantenere il suo benessere, mosso da una
fiducia priva di difese nei confronti dell’ambiente e delle persone”[2].
La personalità, quindi, si sviluppa per garantire all’individuo la
sopravvivenza nell’interazione col mondo. La teoria dell’Enneagramma, in
quest’ottica, descrive nove percezioni diverse ed incomplete della realtà che
diventano credenze distorte e rigide riguardo a come sono le cose. Gli aspetti distorti della personalità operano in modo
automatico e producono risposte emotive, modi di pensare e comportamenti simili
in tutte le situazioni della vita. Ogni tipo rappresenta, quindi,
l'irrigidimento delle risposte infantili nel processo di adattamento con
l'ambiente e si struttura attorno ad un nucleo emozionale denominato Passione dominante e un nucleo cognitivo
chiamato Fissazione dominante. La Passione può essere quindi considerata la
risposta emotiva che si imbocca automaticamente quando ci si trova davanti ad
un problema, mentre la Fissazione è la modalità cognitiva che sostiene la
Passione e grazie alla quale si giustificano a livello razionale tutti gli
automatismi che questa ci porta a fare.
[1] L’etimologia del
termine carattere proviene dalla parola greca Carakter che significa impronta e rimanda a qualcosa
di immobile, di fisso, che caratterizza, appunto la persona. Allo stesso modo,
il termine personalità deriva dal verbo latino per = attraverso e sonare
= risuonare, e si riferisce agli attori del teatro classico che parlavano
attraverso una maschera lignea indossata in scena. Carattere e personalità
assumono, quindi, in psicologia il significato di indossare metaforicamente,
fin dalla primissima infanzia, una maschera
rigida, “fissa” con cui l’individuo illusoriamente si identifica per
interpretare un ruolo nel proprio ambiente e, più in generale ,nella propria
vita.
[2] Palmer H. (1996):
L’Enneagramma - La geometria dell’anima che rivela il vostro carattere. Ed
Astrolabio Roma 1996
[1] Il simbolo è una
circonferenza suddivisa in nove parti uguali che, simbolicamente, rappresentano
la fusione della legge del 3 (che si riferisce alle tre forze presenti
all'inizio di ogni evento: forza creativa, distruttiva e conservativa, oppure
come attiva, ricettiva e conciliativa, o ancora come conservativa, espansiva e
sociale, a seconda dell'ambito in cui ci si muove nella vita) e della legge del
7 (che governa la successiva evoluzione dell'evento nel mondo fisico),
intersecate da linee interne che connettono ogni punto sul cerchio con altri
due.
[2] Il
Sufismo è una cultura che non è fondata su un pensiero razionale deduttivo, ma
riguarda insegnamenti esperienziali tramandati per di più per via orale. La
tradizione Sufi è presumibilmente precedente all’era greco-romana, e collegata
allo sciamanesimo dell’area mesopotamica: sono comunque supposizioni, in quanto
di questo movimento non ci sono rimaste tracce scritte. (P. Quattrini, 2013).
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