Definire un’icona e
soprattutto in poco spazio è molto complesso. Quando poi l’icona è Freddie
Mercury le cui canzoni hanno fatto parte della colonna sonora della nostra
vita, allora metterci mano scatena miriadi di emozioni.
Freddie Mercury è
ricordato per la sua estensione vocale, per i suoi atteggiamenti trasgressivi e per le sue originalità, qui però vorrei dare uno sguardo a quello che sta
dietro tutto ciò, attraverso la sua vita grazie a biografie più o meno
ufficiali, interviste e testimonianze più o meno dirette.
Questo articolo è nato
come un compito, ma quando ho cominciato a raccogliere il materiale per
scriverlo, mi sono resa conto che continuavo ad accumulare notizie, ma che non
mi decidevo a cominciare il lavoro.
Poi, guardando uno
dei documentari su Freddie, ho risentito una delle mie canzoni preferite e mi
sono ricordata che l’amico che me lo ha fatto conoscere, una volta mi ha
scritto proprio un verso di questa canzone[1]: No use in sitting and thinkin’ on what you
did / when you can lay back an enjoy it…[2] ed
allora ho pensato di seguire questo consiglio.
Scopo di questo
articolo, quindi, è quello di descrivere l’Enneatipo di Freddie, il Sette, per
poi cercare di esporre come lui lo incarnava e, infine, attraverso i testi
delle canzoni, cercare un’espressione “poetica” delle caratteristiche del
Sette.
[1] La canzone è These
are the days of our lives ed è tra quelle non scritte da Freddie.
[2] Non serve sedersi a pensare
a quello che hai fatto / quando puoi rilassarti e divertirti